Cari amici! La rubrica di oggi ha l’intento di portare all’attenzione dei futuri sacerdoti alcuni elementi fondamentali che devono divenire “strutturali” per una sana e robusta spiritualità sacerdotale. Vorrei perseguire tale intento, a partire da un testo meraviglioso di Papa Benedetto XVI: si tratta di una lettera che scrisse nel 2010 ai seminaristi di tutto il mondo! Un testo fondamentale che con semplicità e chiarezza enuclea i “punti fermi” della formazione dei futuri sacerdoti.
- Rapporto personale con Cristo. Chi vuole diventare sacerdote, dev’essere soprattutto un “uomo di Dio”, come lo descrive san Paolo (1 Tm 6,11) Perciò la cosa più importante nel cammino verso il sacerdozio e durante tutta la vita sacerdotale è il rapporto personale con Dio in Gesù Cristo. Occorre meditare la Sacra Scrittura, stare del tempo in intimità con il Signore in adorazione e in un costante contatto interiore per vivere sempre alla divina presenza.
- La centralità dell’Eucaristia. Il centro del rapporto con Dio e della configurazione della vita del sacerdote è l’Eucaristia. Celebrarla con partecipazione interiore e incontrare così Cristo in persona, dev’essere il centro di tutte le sue giornate.
- Necessità della Penitenza. Anche il sacramento della Penitenza è importante. Mi insegna a guardarmi dal punto di vista di Dio, e mi costringe ad essere onesto nei confronti di me stesso. Mi conduce all’umiltà. Favorisce il costante lavoro sulla propria umanità come anche il progresso nella vita spirituale. Se non c’è sacramento della Penitenza non c’è conversione.
- La pietà popolare. Mantenere la sensibilità per la pietà popolare, che è diversa in tutte le culture, ma che è pur sempre molto simile, perché il cuore dell’uomo alla fine è lo stesso.
- L’importanza dello studio. La fede cristiana ha una dimensione razionale e intellettuale che le è essenziale. Senza di essa la fede non sarebbe se stessa. È importante conoscere a fondo la Sacra Scrittura interamente. È importante conoscere i Padri e i grandi Concili. Poi la dogmatica che permette di comprendere i singoli contenuti della fede nella loro unità, anzi, nella loro ultima semplicità. Infine occorre studiare anche il diritto canonico nella sua necessità intrinseca e nelle forme della sua applicazione pratica: una società senza diritto sarebbe una società priva di diritti. Il diritto è condizione dell’amore.
- Lavorare sempre sulla propria umanità. Per il sacerdote, il quale dovrà accompagnare altri lungo il cammino della vita e fino alla porta della morte, è importante che egli stesso abbia messo in giusto equilibrio cuore e intelletto, ragione e sentimento, corpo e anima, e che sia umanamente “integro” coltivando le virtù.
- Un’autentica devozione alla Beata Vergine Maria e la preghiera del Santo Rosario
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