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SAN GIUSEPPE: il più santo tra i santi

Leonardo Fantoni & Andrea Baldazzi

Se dovessimo riassumere in breve le ragioni per cui San Giuseppe è il più grande Santo dopo Maria, la risposta più semplice sarebbe: “perché è stato lo Sposo della Santissima Vergine Maria, Nostra Madre, e ha protetto, cresciuto e dato amore a Nostro Signore Gesù Cristo”; l’articolo potrebbe finire qui.

Ma invece c’è altro da dire. Gli autori di questo articolo sono devoti a San Giuseppe; entrambi ci siamo consacrati a questo grandioso Santo tramite la Consacrazione di San Giuseppe di Padre Donald Calloway, che ha preso come spunto la Consacrazione del Monfort a Maria.

Facciamo un breve elenco dei momenti caratterizzanti la vita di San Giuseppe nel Vangelo, soprattutto a partire dal matrimonio.

  1. Giovane marito

Guardando alle antiche rappresentazioni di San Giuseppe notiamo che è spesso rappresentato come un uomo anziano. Il venerabile Fulton J. Sheen diceva che la Chiesa lo presentava vecchio per “salvaguardare meglio la verginità di Maria.”1
Sempre Fulton J. Sheen, tuttavia, ci dice:
“Giuseppe era probabilmente un giovane, forte, virile, atletico, bello, casto e padrone di sé: quel tipo di uomo che si vede talvolta a guardia di un gregge o pilotare un aereo oppure al lavoro al banco di un carpentiere. Invece che un uomo incapace di amare, deve essere stato ardente di amore. […] Perciò, invece che un frutto avvizzito da servire alla tavola terrena, lui era piuttosto un fiore pieno di promesse e di forza.” 2

Non abbiamo prove dell’età di San Giuseppe, ma il discorso del venerabile Fulton Sheen sulla sua giovinezza è del tutto ragionevole. Proviamo solo a pensare a quando San Giuseppe dovette attraversare il deserto fino all’Egitto per salvare Gesù e proteggere Maria: per farlo doveva essere un giovane pieno di energia e non un vecchio anziano senza forza.

  1. Uomo giusto, obbediente e devoto

Si noti, quando si legge il Vangelo, che San Giuseppe non parla mai. Sorge allora una domanda: perché è grande questo Santo? In Matteo 1,16.18-21.24 vi è scritto: “Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di licenziarla in segreto.

Nel libro di Padre Donald Calloway “Consacrazione a San Giuseppe le meraviglie del nostro padre spirituale” la Chiesa Cattolica su questo episodio riporta tre teorie:

  • Teoria del sospetto: San Giuseppe sospetta l’adulterio di Maria e quindi decide di “divorziare”;
  • Teoria dello stupore: San Giuseppe è meravigliato della gravidanza di Maria, ma non dubita della sua innocenza. San Giuseppe è confuso e non sa cosa fare;
  • Teoria della devozione: San Giuseppe crede alla gravidanza di Maria, non ha dubbi sulla sua innocenza e purezza. San Giuseppe, uomo giusto, non si considera degno di stare accanto alla sua sposa, perché appartiene a Dio.

Padre Calloway fa notare nel suo libro che la Chiesa considera queste tre teorie riguardo alla parola greca apoluo, che ha diversi significati. È una parola estremamente complessa, deve essere contestualizzata in modo specifico all’interno di una frase. Purtroppo nella traduzione del Nuovo Testamento dal greco ad altre lingue è stato tradotto in “divorziare”. Questa traduzione ha fatto in modo che San Giuseppe sia stato sottovalutato o frainteso. Questo non significa che la Chiesa in 2000 anni si sia sbagliata.

Padre Calloway scrive: “Ricordiamo che, fin dal momento in cui è stato scritto il Nuovo Testamento, la Chiesa ha autorizzato diverse traduzioni di apoluo nel Vangelo di Matteo. […] Allora cos’è che la Chiesa ora comprende essere vero su San Giuseppe e che causa il fatto che gli esegeti e i teologi evitino di tradurre apoluo come divorzio? Perché molti esegeti preferiscono spiegare che l’intenzione di San Giuseppe fosse quella di “distanziarsi” da Maria? La risposta è il riconoscimento da parte della Chiesa dell’obbedienza, della giustizia della devozione ed umiltà, virtù straordinarie in San Giuseppe, ha offerto il contesto reale per tradurre correttamente la parola apoluo nel Vangelo di Matteo. In sostanza, comprendere la santità straordinaria di San Giuseppe offre l’interpretazione corretta di ciò che San Giuseppe intendesse fare, la fede soprannaturale di San Giuseppe lo rendeva consapevole del fatto che Maria aveva concepito tramite lo Spirito Santo ed egli aveva timore del ministero che si stava compiendo in lei. Non voleva divorziare da Maria. Credeva che egli dovesse a Dio, origine del mistero che si stava compiendo nel grembo di lei, di distanziarsi da lei e dal Bambino fino all’arrivo di una successiva rivelazione. Il fatto che la Chiesa autorizzi questa interpretazione e che molti Padri della Chiesa, teologi medievali, santi e mistici abbiano già interpretato il passo in questo modo, sta portando molti esegeti ad aderire alla Teoria della Devozione.” (pag. 158-159).

Nel Vangelo di Matteo vi è scritto: “Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi”. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.”

Lo vediamo anche dopo che i re magi hanno visitato nostro Signore Gesù: “Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prenditi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dico; perché Erode sta per cercare il bambino per farlo morire”. Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto.” (Mt 2,13-14).
Anche in Matteo 2,19-23, una volta morto Erode, l’Angelo di Dio gli appare in sogno e gli ordina di ritornare a Israele. San Giuseppe nei Vangeli non parla mai, è un testimone silente; il suo silenzio e la sua umiltà lo rendono un grande santo.

San Pietro Giuliano Eymard scrisse su San Giuseppe: “Potresti pensare che per proteggere questo tesoro prezioso [Gesù], Dio onnipotente lo [San Giuseppe] avesse dotato di fulmini. Sbagliato, Giuseppe vede tra le sue braccia un Dio ricercato e lo segue. Trova consolazione solo nel proprio sottomettersi e nella propria fiducia3

San Giuseppe riceve gli ordini da Dio, in sogno, mentre dorme. Padre Calloway in modo straordinario spiega: “il sogno di San Giuseppe è così importante e potente che Satana lo teme. La cristianità ha sempre sostenuto che Satana, creatura ribelle, scelse di non servire Dio, affermando con arroganza: “Non serviam”(cioè “non ti servirò” Gen 2,20): Al contrario, la Vergine Maria pronuncia il suo: “Fecit mihi secundum verbum tuum (“Avvenga di me quello che hai detto” Lc 1,38).
Il grande san Giuseppe risponde con un’azione più obbediente delle parole: “Fecit sicut proecepit ei angelus Domini” (cioè “Fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore” Mt 1,24). Il sonno di San Giuseppe è il cardine di tutto!4

La Chiesa, di recente, ha pensato alla devozione di “San Giuseppe dormiente”; che consiste nel venerare una statua di San Giuseppe che dorme. Si scrive su un foglio un’intenzione di preghiera e la si mette sotto la statua per rimanere in connessione con il santo pregandolo mentre dorme.

É un santo che fa quello che il Buon Dio gli ordina, un uomo obbediente e fedele.

COSA CI DICE SAN GIUSEPPE OGGI? PERCHÉ VENERARLO?

Alla luce di queste riflessioni, che sottolineano la straordinarietà della figura di San Giuseppe, il più grande tra tutti i santi, ci vogliamo chiedere quale può essere il suo ruolo nelle nostre vite. La comunione dei santi funziona eccome! Ogni tanto rifletto sul fatto che se riuscissimo a comprendere appieno il fatto che il cielo, con i suoi angeli e i suoi santi, assieme alle anime purganti, sono sempre in contatto e vicinissimo a noi, vi ricorreremmo sempre in preghiera.

Tanto più allora sarà potente la vicinanza e l’intercessione del santo più grande del cielo! Perché è il più grande? E’ logico: perché è l’uomo che è stato ritenuto degno da Dio di sposare l’Immacolata Concezione stessa, la creatura più santa e alta mai creata, la Madre di Dio stessa, Maria! E’ fondamentale comprendere appieno che Maria e Giuseppe erano uniti in matrimonio, che è un vincolo sacro. Quanto è straordinario questo mistero! Sappiamo che nel matrimonio le grazie sono condivise, i coniugi si santificano a vicenda e diventano un’anima sola. Ci rendiamo conto di cosa significhi il fatto che San Giuseppe era sposo di Maria? Questo lo rende il santo più grande dopo la Santa Vergine.

Alcuni tuttavia potrebbero obiettare che è San Giovanni Battista il santo più grande perché Gesù ha detto che “tra i nati da donna nessuno è più grande di lui”, ma diversi esperti hanno affrontato la questione. Dal XVI secolo l’insegnamento più comune è diventato quello che esalta San Giuseppe al di sopra degli altri santi. Leone XIII, nella Quamquam pluries del 15 agosto 1899, sostiene che l’elevata santità di San Giuseppe è dovuta proprio alle grazie del sacramento del matrimonio, come riportato sopra:

‘La dignità della Madre di Dio è così elevata che non può esserci una dignità creata superiore. Ma poiché San Giuseppe fu unito alla Beata Vergine dal vincolo coniugale (maritale vinculum), non c’è dubbio che si sia avvicinato più di chiunque altro a quella dignità supereminente per la quale la Madre di Dio supera tutte le creature. L’unione coniugale è la più grande di tutte (coniugium societas necessitudoque omnium maxima); per sua natura è accompagnata da una comunicazione reciproca dei beni degli sposi. Se dunque Dio diede San Giuseppe a Maria come sposo, certamente non lo diede solo come compagno di vita, testimone della sua verginità e custode del suo onore, ma lo fece anche partecipe, attraverso il vincolo coniugale (coniugali fœdere), della sua eminente dignità’

In questo articolo dal sito Amici Domenicani Padre Angelo offre una esaustiva spiegazione del tema, spiegando il concetto della “protodulia” dovuta allo Sposo della Vergine.

Tra i fedeli cattolici, soprattutto quelli di vecchia data, per così dire, si sente dire spesso che San Giuseppe può esaudire qualsiasi preghiera (conforme alla volontà di Dio ovviamente!). San Giuseppe non deluderebbe mai! Se così fosse veramente (e così è), dovremmo ricordarci spesso di pregare questo grande santo a beneficio delle nostra crescita spirituale.

Inoltre, se è lo sposo della Santa Vergine, non è logico supporre che possa intercedere presso di Lei? Magari una richiesta che arriva tramite il marito viene esaudita con ancor più grande efficacia…insomma: Dio nella Sua infinita misericordia ha voluto darci degli intercessori infallibili: San Giuseppe che chiede a Maria, che chiede a Dio e ottiene. Gesù non può che guardare con amore e predisposizione ancor più favorevole a coloro che con fede e devozione si rivolgono ai santi che Lui stesso ha ritenuto degni di ruoli così grandi nella storia della salvezza!

Speriamo a questo punto di aver convinto il lettore a correre a pregare San Giuseppe…ma se non bastasse, ecco una testimonianza personale.
Quando si avvicinavano i miei 18 anni guardavo al futuro con un grande punto interrogativo nel cuore, ma di una cosa ero certo: avrei voluto avere una famiglia, moglie e tutti i figli che Dio mi avrebbe voluto donare. Tuttavia ero spaesato: dove l’avrei trovata la donna giusta? Già è difficile trovare un coniuge in generale, figuriamoci una donna con cui avviare un progetto di vita in Dio senza compromessi! Questi erano i miei desideri più profondi, frutto di tanto discernimento. Feci un voto a San Giuseppe: se avessi trovato la donna che più di tutte avrei potuto portare alla santità, secondo le caratteristiche che Dio ha voluto darmi nel crearmi, e che sarebbe stata a sua volta colei che più di tutte mi avrebbe portato alla santità, avrei chiamato il primo figlio maschio Giuseppe come primo o secondo nome. Una straordinaria e, letteralmente, miracolosa serie di Dio-incidenze ha portato alla realizzazione di tutto ciò per cui avevo pregato. Da solo non ce l’avrei mai fatta, ma l’intercessione potente del santo ha reso tutto quasi facile, naturale.

Di queste storie è pieno il mondo! San Giuseppe, tra le tantissime cose, è una grandissima “agenzia matrimoniale” (permettetemi il paragone non certo ecclesiasticamente corretto).

In ultima istanza, è importante considerare l’estensione della potente intercessione del santo Padre Putativo di Gesù poiché questa può essere invocata davvero in qualsiasi situazione. Nella tradizione è sempre stato risaputo che a San Giuseppe ci si può rivolgere in qualsiasi situazione e per qualsiasi preghiera. Si ritiene, e si è sempre ritenuto che, nella misura in cui la richiesta è conforme alla volontà di Dio, l’intercessione di San Giuseppe è sempre infallibile. Invito il lettore a fare una rapida ricerca su Google per scoprire l’infinita quantità di testimonianze di grazie ottenute mediante la sua intercessione…provare per credere, o meglio, credere e provare!

Questo articolo vuole essere una scintilla che infiamma i cuori dei lettori alla devozione a San Giuseppe. Entrambi gli autori sono consacrati, come è già stato scritto, e i frutti sono stati innumerevoli. Proprio per questo, in segno di gratitudine al santo e per non tenere solo per noi ciò che riteniamo essere un grande tesoro, vogliamo condividerlo in questa umile sede.

San Giuseppe prega per noi!


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  1. (“Maria primo amore del mondo” San Francisco, CA: Ignatius Press, 1996, pag. 91-96); ↩︎
  2. (“Maria primo amore del mondo” San Francisco, CA: Ignatius Press, 1996, pag. 91-96). ↩︎
  3. (“Il mese di San Giuseppe”, Cleveland, OH: Emmanuel Publications, 1948,20). ↩︎
  4. (P. Donald H. Calloway “La consacrazione di San Giuseppe, pag 214). ↩︎
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