La magia, parodia del divino

Cari amici!

È giunta alla nostra attenzione la notizia di un grande evento che ha avuto luogo a Padova dal titolo “La notte nera. Festival del mistero dell’esoterismo e della magia”. Non è una cosa nuova. Di omaggi del genere al demonio, purtroppo, ne è pieno il mondo: parlando solo dell’Italia, si tratta di un giro di affari pari a sei miliardi di euro con un coinvolgimento di 12 milioni di persone. Eppure lascia davvero esterrefatti come si sia superato quell’immaginario alimentato anche da alcuni film horror, in cui i satanisti per ottemperare ai loro riti perversi si ritrovano nel cuore della notte in un luogo remoto. Oggi tutto avviene – per così dire – alla luce del sole. Eventi come quelli di Padova vengono addirittura ammantati di autentica spiritualità e di cultura favorendo l’accesso anche alla famiglie con bambini! (che sotto i sette anni entrano gratis!). Tutto viene presentato come qualcosa di innocente, addirittura gradevole anche per la pancia, vista la presenza di “tanta birra, pizza, e street food”. Ma come non pensare che dietro la regia degli organizzatori di tale evento non vi sia l’azione quantomai astuta del demonio? È il peccato delle origini che si ripresenta: proporre il male, in questo caso il culto al demonio, sotto forme apparentemente innocue e addirittura nobili e colte con note simpatiche.

Proprio in questi giorni mi sono imbattuto in una intervista all’allora Card. Ratzinger1, il quale tra le altre cose, racconta a quali pericoli si espone chi ha a che fare con la magia e con l’occulto: il tranello viene teso con cose promettenti, con un’esperienza di potere, di allegria, di soddisfazione. Ma poi una persona entra in una rete demoniaca che diventa dopo poco tempo molto più forte di lui. Non è più l’uomo il padrone di casa. Poniamo che una persona entri a far parte di una setta o di un gruppo magico. Diventerà non solo schiavo del gruppo, il che sarebbe già gravissimo, dato che queste sette possono alienare totalmente una persona, ma sarà schiavo della realtà che sta dietro il gruppo, cioè una realtà a tutti gli effetti diabolica. E così va verso un’autodistruzione sempre più profonda, peggiore di quella della droga.2

Chi si avvicina a pratiche occulte apre la porta al demonio! Non esiste magia bianca o magia buona! È tutto opera del nemico. Chi apre anche ingenuamente e inconsapevolmente a pratiche come sedute spiritiche, consulenze da parte di maghi, cartomanti, e operatori dell’occulto, si espone all’azione – spesso devastante – di Satana. Non di rado capita che vi siano anche cristiani che accedono a tali pratiche esoteriche. Sarebbe bene ricordare loro cosa accade durante il rito del Battesimo: da una parte infatti si legge il «sì» al Signore e alla sua legge, e dall’altra il «no» a Satana. Nei tempi passati, ci si voltava verso oriente per dire «sì» al Signore e verso l’occidente per dire «no» alle seduzioni del maligno. Dunque, si comprende l’incompatibilità dei due comportamenti. Dare il proprio assenso al Signore implica che non possiamo «servire due padroni» e tutta la nostra vita deve essere un solenne «no» all’azione del diavolo, alla quale dobbiamo opporci con tutte le nostre forze e con l’aiuto della grazia di Dio.

1 Intervista a cura di Ignazio Artizzu tratta dalla rivista Una voce grida… n. 9 e pubblicata anche su 30 giorni (marzo 2009)

2 Ibidem

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